un aforisma di D.H. Lawrence:
Literary criticism can be no more than a reasoned account of the feeling produced upon the critic by the book he is criticizing. Criticism can never be a science: it is, in the first place, much too personal, and in the second, it is concerned with values that science ignores. The touchstone is emotion, not reason. We judge a work of art by its effect on our sincere and vital emotion, and nothing else. All the critical twiddle-twaddle about style and form, all this pseudoscientific classifying and analyzing of books in an imitation-botanical fashion, is mere impertinence and mostly dull jargon.
Traduzione Automatica:
La critica letteraria può essere non più di un account motivato la sensazione prodotta dal critico sul libro che sta criticando. La critica non può mai essere una scienza: è, in primo luogo, troppo personale, e nel secondo, è interessato con i valori che la scienza ignora. La pietra di paragone è l’emozione, non la ragione. Noi giudicare un’opera d’arte da parte i suoi effetti sulla nostra commozione sincera e vitale, e nient’altro. Tutti i twiddle critico chiacchiere sullo stile e la forma, tutto questo pseudo-classificazione e l’analisi dei libri in una imitazione-fashion botanico, è semplice e impertinenza gergo soprattutto noiosa.